Rivista filosofica statunitense. Fondata da Paul Carus nel 1888, di particolare
interesse fu la sua prima serie che si concluse nel 1936. La rivista tendeva,
con le sue pubblicazioni, a sottrarre la filosofia ad un ambito puramente
soggettivista per farne una scienza del reale, concepito come sistema unitario
da cui doveva discendere un sapere altrettanto unitario. Le sue posizioni furono
dichiaratamente positivistiche e, nel suo programma, la stessa filosofia avrebbe
dovuto assumere come metodo quello delle scienze positive, con la differenza che
mentre ciascuna di esse si occupa di un singolo campo del sapere, la filosofia
avrebbe dovuto raccoglierne e coordinarne tutti i risultati e avere come proprio
oggetto la realtà universale. Carus fu direttore del
M. dalla
fondazione fino al 1919, anno della sua morte, ottenendo la collaborazione di
pensatori quali Hilbert, Mach, Poincaré e Russel. Nel 1962 la
pubblicazione riprese, in una seconda serie con direzione internazionale, in
forma monografica, per cui ogni fascicolo affrontava volta per volta un
argomento specifico.